Pena di morte per l’autore dell’incendio alla Kyoto Animation nel 2019

Nel luglio del 2019, un incendio doloso ha colpito la sede di Kyoto Animation (approfondimento), segnando una delle tragedie più devastanti nella storia dell’animazione giapponese. L’attacco ha causato la morte di 36 persone e il ferimento di altre 32, lasciando un segno indelebile nell’industria e tra i fan di tutto il mondo.
L’autore del gesto, Shinji Aoba, è stato recentemente condannato a morte, con la sentenza ormai definitiva.

Aoba, che all’epoca aveva 41 anni, nutriva un risentimento personale nei confronti dello studio, accusandolo di aver plagiato alcune sue idee, sebbene non vi fosse alcuna prova a supporto delle sue affermazioni. Spinto da questa convinzione, si è introdotto nell’edificio e ha appiccato intenzionalmente il fuoco, causando la devastazione.
Il processo, iniziato nel 2023, ha visto la difesa tentare di dimostrare che Aoba non fosse mentalmente stabile al momento del crimine, nel tentativo di attenuare la sua responsabilità. Tuttavia, la corte ha respinto questa linea difensiva, ritenendo l’azione premeditata e deliberata, e sottolineando l’irreparabile danno umano e morale causato dall’incendio.
L’industria dell’animazione ha reagito con sgomento alla tragedia, ma Kyoto Animation ha saputo rialzarsi con forza. Nel 2020, lo studio ha portato sul grande schermo Violet Evergarden, un film che non solo ha ottenuto un enorme successo per la sua qualità artistica, ma ha anche trasmesso un messaggio di speranza in un periodo di grande dolore. Purtroppo, tra i progetti interrotti a causa dell’attacco figura Nijuuseiki Denki Mokuroku, un anime in fase di sviluppo al momento dell’incendio. Da allora, non sono emerse novità sul destino di questo progetto, che rimane avvolto nell’incertezza.
